5 cose che non sapevi sugli uccelli
Gli uccelli sono tra le creature più belle e bizzarre della Terra. Negli anni sono state individuate circa 10.000 specie diverse: l'universo dei volatili è variegato, colorato, affascinante ma anche piuttosto curioso. Dalle basi della loro alimentazione, scopriamo 5 cose che non sapevi sui pennuti.
Come scegliere il mangime per uccelli?
Un'alimentazione adeguata garantisce agli uccelli una vita sana e longeva. Non tutti i volatili, però, hanno esigenze simili. Per gli esemplari ornamentali (i canarini, le cocorite, i cardellini), ad esempio, sono assolutamente da evitare noci o semi di girasole, alimenti ipercalorici che potrebbero comportare disturbi del metabolismo, obesità ma anche sterilità. Il mercato offre più possibilità, ma come orientarsi?
Sapersi destreggiare in un universo variegato di cibi per volatili non è poi così difficile. Bisogna tenere a mente sono qualche piccola regola: i mangimi grassi, ad esempio, sono ideali per la stagione invernale. Bilanciati e gustosi, sono caratterizzati da una componente energetica utile per aiutare il volatile a ripristinare le riserve metaboliche.
Quelli in grani, invece, sono stati studiati per gli uccelli dal becco robusto. Costituiti da un mix di semi (girasole, papavero, miglio, canapa, lino) e da piccoli pezzi di frutta secca possono essere consumati tutto l'anno.
Infine, i mangimi teneri costituiti da una miscela di cereali frantumati, fiocchi d'avena e bacche, sono adatti per tutti gli esemplari dal becco sottile e non molto robusto come i merli, gli storni ed i pettirossi.
Categorie di uccelli e tipologia di alimentazione
Fatta chiarezza sulla varietà di alimentazione, possiamo distinguere 4 categorie di uccelli, in modo da fornire loro il nutrimento necessario e più adeguato alle loro esigenze.
Appartengono al gruppo degli uccelli selvatici tutti quegli esemplari che vivono liberi nella natura come i pettirossi, i merli, i fringuelli, i passeri e i verdoni. Se vogliamo, tra di essi si possono distinguere altre due sotto categorie: i granivori e gli insettivori. I primi, dal becco robusto, si cibano principalmente di semi da sgusciare. Prediligono i mangimi ricchi di cereali, arachidi e frutta secca sminuzzata. I secondi, invece, sono caratterizzati da un becco più sottile e meno robusto. Come indica il termine stesso, si nutrono principalmente di insetti e di mangimi teneri arricchiti con frutta fresca a pezzetti.
Gli uccelli ornamentali, invece, sono i classici in gabbia. Fanno parte di questo gruppo i canarini, le cocorite e i cardellini. Si tratta di specie molto delicate a cui bisogna rivolgere attenzioni particolari, soprattutto riguardo all'alimentazione. Prediligono principalmente mangimi in grani, arricchiti di tanto in tanto con della verdura sminuzzata e della frutta secca a pezzi non troppo grossolani. Se ben accuditi, questi esemplari possono vivere anche per diversi anni, senza mai ammalarsi.
Le cince e le cinciallegre hanno bisogno di un'alimentazione grassa, costituita anche da semi di girasole, di mais triturato e di un mix di frutta secca.
Per le rondini, i rondoni e i balestrucci, invece, è bene orientarsi su un'alimentazione costituita prevalentemente di grilli, insetti vivi sminuzzati, da arricchire di tanto in tanto con delle scaglie di formaggio e pezzi di chiara d'uovo sodo. Si tratta di alimenti molto calorici ma indispensabili per il loro particolare metabolismo. Ad ogni specie, quindi, corrisponde una tipologia specifica di alimentazione.
Quali alimenti sono consigliati e quali non?
Vale sempre la regola di alimentare gli uccelli con il mangime più adatto alla razza, ma nel caso del fai da te sono ammessi riso e uova sode, frutta matura, semi o mais.
Sono assolutamente da bandire, sia nel caso dei selvatici che di quelli ornamentali, l'aglio e la cipolla in quanto nocivi per i volatili. Bisogna anche evitare pezzi di avocado, semi e noccioli di frutta, il cioccolato, le patatine o i cracker contenenti sali e grassi in quantità elevate per l'esemplare che potrebbe incorrere in un’eccessiva sete, disidratazione, disfunzione renale e persino la morte. Sono da escludere anche i biscotti e i dolci. Una dose eccessiva di zuccheri potrebbe comportare conseguenze all'apparato digerente.
Quando dare da mangiare agli uccelli?
Gli uccelli selvatici, liberi in natura, dovrebbero essere alimentati dall'uomo solo in alcuni periodi dell'anno soprattutto nei mesi più freddi, ad esempio da novembre a febbraio, in quanto fanno fatica a reperire il cibo con il ghiaccio e la neve.
Per quanto concerne, invece, gli uccelli ornamentali, valgono le indicazioni riportate sulla confezione del mangime scelto e fornite dal veterinario.
Consigli e curiosità
Concludiamo con qualche interessante curiosità:
- Sapevi che l'uccello più antico risale a circa 150 milioni di anni fa? Il suo nome è Archaeopteryzx, ed era frutto di un singola incrocio tra un dinosauro piumato ed un uccello moderno.
- Gli uccelli non hanno denti ma solo alla nascita possono contare su un piccolo incisivo che utilizzano per rompere il guscio dell'uovo. Questo cade da solo pochi giorni dopo la nascita.
- Tutti gli uccelli hanno le ali, tranne uno ovvero il kiwi.
- Oltre ad essere dotati dei polmoni, i volatili sono provvisti di speciali sacche distribuite in tutto il corpo utili per controllare la temperatura corporea.