La rabbia del cane: sintomi e cura
La rabbia è una delle malattie virali più pericolose che possa contrarre un cane perché epidemica e dall'esito spesso fatale. Viene trasmessa dal Lyssavirus e può colpire tutti i mammiferi, ma ad essere più sensibili al contagio sono i pipistrelli, le volpi, le molfette, i procioni, i lupi, i gatti e i cani e, purtroppo, può colpire anche l'uomo. Il contagio avviene principalmente attraverso il morso di un animale infetto o attraverso il contatto di una ferita con saliva infetta. Il virus, infatti, si annida nelle ghiandole salivari del soggetto contagiato, penetra nell'organismo del soggetto che viene infettato, colpisce le fibre muscolari, poi le fibre nervose, il sistema nervoso centrale e torna a insediarsi nelle ghiandole salivari. Ma quali sono i sintomi che ti possono far pensare alla rabbia del cane?
I sintomi della rabbia del cane
Una volta avvenuto il contagio, la rabbia ha un periodo di incubazione variabile dai 2 ai 10 giorni. In questa fase prodromica il cane manifesta sintomi di malessere variabili: spesso presenta nervosismo, febbre, irritabilità, pupille dilatate, vomito, tremori, volontà di isolamento e tende a leccarsi insistentemente la zona in cui è avvenuto il contagio. Come puoi notare, sono sintomi che devono destare preoccupazione ma sono comuni anche ad altre generiche patologie: starà quindi al padrone collegare il loro manifestarsi ad una precedente esposizione a un possibile pericolo di contagio. Se il cane è entrato in contatto con animali selvatici, ad esempio, o ti ha accompagnato in escursioni in montagna o in campagna e non è rimasto sempre sotto il tuo controllo, questi primi sintomi dovranno allertarti e spingerti a portare subito l'animale dal veterinario facendo moltissima attenzione nel manipolarlo per evitare che possa morderti.
La rabbia furiosa e la rabbia paralitica
Nella fase successiva la rabbia del cane può manifestarsi come rabbia furiosa o rabbia paralitica. Nel primo caso l'animale appare agitato, eccitabile e fotofobico, abbaia e cerca di mordere o mangiare oggetti, è scoordinato, violento, trema e può avere attacchi epilettici.
Nella caso della rabbia paralitica, invece, il virus, attacca il sistema nervoso e provoca la paralisi prima dell'area infettata e poi di altre aree del corpo, l'animale fa fatica a deglutire e si presenta con la bocca aperta e piena di saliva schiumosa. Spesso questa fase porta all'insufficienza respiratoria.
Cura e prevenzione della rabbia del cane
Come avrai capito, la rabbia è una patologia grave e di difficile soluzione. Non si può, quindi, che raccomandare la prevenzione: se porti il tuo cane in aree a rischio contagio (per conoscerle puoi rivolgerti alla tua asl, al tuo veterinario di fiducia o all'istituto di zooprofilassi), almeno tre settimane prima di partire sottoponi l'animale alla vaccinazione. In questo modo scongiurerai ogni pericolo e vivrai tranquillo la tua vacanza.
Ricorda che anche se in Italia ormai la vaccinazione non è più obbligatoria, è comunque buona regola tenere sempre il tuo cane al guinzaglio in modo da evitargli qualsiasi possibile incontro con animali selvatici. Ricorda che la vaccinazione copre Fido per un anno e andrà quindi ripetuta nel caso tu parta nuovamente per un paese a rischio. Se, nonostante le precauzioni, il tuo cane dovesse avere la sventura di essere infettato, portalo immediatamente dal veterinario che interverrà subito con un richiamo del vaccino e una terapia opportuna. La malattia, una volta conclamata, è di difficile guarigione, dunque un intervento tempestivo può salvare la vita al tuo beniamino.