Un cibo è considerato monoproeico quando contiene soltanto una proteina di origine animale, vale a dire un solo tipo di carne come ad esempio solo pollo, solo cavallo, solo agnello, solo pesce, ecc. Nella maggioranza dei casi, il fatto che in un cibo siano presenti più tipi di carne non rappresenta alcun problema per l’alimentazione dell’animale, ma, in altri casi, possono però subentrare patologie derivanti da allergie o intolleranze alimentari, che si manifestano con sintomi intestinali, digestivi oppure cutanei.
Quando si sospetta una allergia alimentare, occorre innanzitutto individuare qual è l’alimento che provoca allergia ed è proprio in questa situazione che sono utiligli alimenti monoproteici per gatti.
Per individuare l’allergene, infatti, si utilizza una “dieta ad esclusione”, cioè una dieta che escluda tutte le proteine che l’animale fino a quel momento ha mangiato.
La maggior parte dei veterinari propongono una dieta ad esclusione basata su linee monoproteiche, cioè linee di cibi che contengono soltanto una proteina animale, in genere scelta tra quelle meno usuali, perché dev’essere un tipo di carne che il gatto non ha mai assaggiato e a cui, quindi, non può essere allergico.
In alcune linee dedicate alle allergie alimentari, alla mono-proteina si unisce anche l’uso di una fonte di carboidrati alternativa ai classici cereali (patata, grano saraceno, piselli), utile nel caso in cui un'allergia o intolleranza non fosse a una proteina ma ad un cereale.
Se la dieta a esclusione dà buoni risultati, si reintroducono in seguito, uno alla volta, tutti i nutrienti esclusi dalla dieta, fino a identificare quello che fa insorgere il problema così successivamente si sceglie il cibo monoproteico per gatti adeguato da dare al proprio felino.